12 novembre 2011

Esportare opportunità o minaccia?


Le PMI continuano a sgomitare per penetrare i mercati saturi dei paesi occidentali senza accorgersi che in realtà spingono verso il burrone  un’auto in discesa. Il paragone forse è forte, ma tanto è! Lo sforzo quotidiano è quello di carpire informazioni dai competitors  per sapere quale sarà la prossima fiera di “quel” concorrente o in quale paese sta costituendo una nuova forza di vendita, ecc., lasciando uscire dal proprio campo visivo il fatto che i mercati industrializzati sono semplicemente saturi.

Pensate ad un prodotto, le scarpe, per esempio. Bene, il mercato delle scarpe in quel determinato paese è saturo. Allora facciamo un altro esempio, non so, mobili per ufficio. No, anche il mercato di questo settore è saturo! Insomma i Paesi Comunitari, il Giappone e l’area Nafta ( Canada, USA e Messico) sono mercati saturi, come l’Italia o per molti versi ancora più saturi del nostro Paese.
Allora che facciamo, non si esporta più? Certamente si! Ma bisogna farlo “cum grano salis”, ovvero bisogna studiare i mercati e capire quali sono quelli che presentano un trend positivo per la nostra offerta.
La domanda dunque è questa. Dove andare? Come andare e con quale prodotto andare?.  La risposta potrebbe essere: bisognerebbe fare una costosa ricerca di mercato e questa potrebbe essere una risposta sensata, ma non è l’unica .
Sapete per esempio che senza muovervi dal Vs ufficio queste domande potrebbero trovare risposta.? L’ISTAT ha un link dal quale individuare quali sono state le vendite effettuate dal nostro Paese verso il mercato di Vs interesse negli ultimi 5 anni. In questo modo potrete individuare  un trend e decidere facilmente se quel paese può essere interessante per il Vs prodotto. Ma naturalmente non solo i trend sono importanti, ci sono altre variabili importantissime. Per esempio in quel paese che abbiamo appena individuato può essere cambiato il momento congiunturale e le banche italiane non confermano il credito, cosa che si traduce in un maggior rischio al momento di riscuotere. Ma nonostante il rischio politico o il rischio commerciale, quel paese appena individuato con problemi di pagamento può comunque essere appetibile se sappiamo gestire il risk management o usare i prodotti SACE.
Quanto detto nelle righe precedenti sembra una selva di contraddizioni, ma questa è la realtà con la quale debbono confrontarsi le PMI. 
I mercati esteri sono sicuramente una grande occasione, a patto che si conoscano gli strumenti con cui gestire i rapporti con i clienti d’oltremare.
La nostra società ha organizzato un Master perExport Manager accessibile a imprenditori, managers, diplomati, studenti universitari ecc.  il cui accesso non è vincolato a nessuna conoscenza di base,  ed è diretto a formare del personale in grado di gestire le contraddizioni che possono sorgere nelle vendite internazionali.
L’Export Manager è una delle figure manageriali chiavi nell’attività aziendale e negli ultimi anni questa figura ha acquisito una importanza maggiore, potremmo dire strategica rispetto agli altri ruoli aziendali.
Vi invito a visitare  la nostra Home Page e leggere il post “MASTER IN EXPORT MANAGER”, troverai tutte le informazioni necessarie per approfondire l’argomento e, se lo desideri, iscriverti al corso.  

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Dott. Franco Tempesta